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L’esclusione di Huawei costerebbe miliardi di euro al mercato europeo

2020.06.30

Milano, 30 giugno 2020 - L’istituto britannico di analisi e ricerca Oxford Economics ha redatto uno studio dettagliato dei costi che deriverebbero dall’esclusione di Huawei da alcune reti europee. A seconda dello scenario, tali costi potrebbero ammontare a oltre 3 miliardi di euro all'anno. Ciò rappresenterebbe un aumento dei costi annui del 19%, che si tradurrebbe in 479 milioni di euro l'anno per la Germania e 3 milioni per l’Islanda. Un ritardo nell'introduzione del 5G comporterebbe anche un rallentamento dell'innovazione tecnologica e una riduzione della crescita economica. In uno scenario intermedio, tutto ciò porterebbe a una riduzione del PIL nazionale in Francia e Islanda che perderebbero rispettivamente 7,3 miliardi e 13 milioni di euro entro il 2035, mentre mantenendo i prezzi del 2020, il calo del PIL totale è stimato intorno ai 40 miliardi di euro.

Nel suo studio "Limitazione della concorrenza nelle infrastrutture di rete 5G in Europa", Oxford Economics evidenzia il ruolo sempre più importante che le infrastrutture digitali svolgono nel sostenere l'economia, soprattutto in una fase di ripresa come quella post-pandemica:

  • Una velocità di connessione maggiore, ottenuta grazie al 5G, e i potenziali nuovi usi di questa tecnologia sono cruciali per aumentare i livelli di produttività, crollati a causa della pandemia da Covid-19.
  • Durante l'apice della crisi, le reti di telecomunicazioni hanno mantenuto attivi servizi sanitari, scolastici e di emergenza e hanno permesso alle imprese di continuare a operare e alle persone di rimanere in contatto con familiari e amici.
  • L'introduzione del 5G può contribuire a stimolare la ripresa economica nel breve termine.

Un mercato delle telecomunicazioni efficiente nell’Unione Europea.

L'esclusione di Huawei avrebbe conseguenze drammatiche per l'Europa in termini di perdite economiche nette nel lungo termine. La restrizione della concorrenza generalmente porta a un aumento dei prezzi e impedire a un fornitore importante di competere nel mercato delle reti 5G limitando la competizione, comporterebbe costi di investimento più elevati e, di conseguenza, un ritardo nell’implementazione del 5G. Ciò a sua volta comporterà un rallentamento dello sviluppo e dell’innovazione della tecnologia, una riduzione dei redditi delle famiglie e una più lenta ripresa dalla recessione. Si stima che oltre 56 milioni di persone avranno un accesso ritardato al 5G da qui al 2023.

Il 5G stimolerà la ripresa economica dopo la pandemia

Il 5G offre enormi opportunità ai Paesi che ne agevolano l’ampia diffusione. Poiché il distanziamento sociale è diventato oggi la norma, l'infrastruttura digitale svolge un ruolo sempre più importante nel sostenere l’economia di una nazione. L’incredibile velocità di connessione del 5G e i numerosi campi di applicazione della nuova generazione di connessione mobile contribuiranno ad aumentare i livelli di produttività dei Paesi durante la fase di ripresa dalla crisi economica. La realizzazione della rete 5G inoltre può rappresentare un incentivo per una ripresa in tempi brevi. Tuttavia, la recessione causata dalla pandemia provocherà un ritardo nell’implementazione del 5G riducendo i benefici che si sarebbero potuti ottenere dalle opportunità che questa tecnologia offre, in uno scenario di incertezza e lenta crescita economica che ha portato anche gli operatori di telecomunicazioni a ridimensionare i propri investimenti.

Il report in versione integrale è disponibile a questo link.

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